Con la Jeep a pile si va allo Chaberton"ALLO" e non "SULLO" Chaberton 13 febbraio 2022 Così, giusto perché non vorrei ritrovare i miei affezionati lettori al gelo dei tremila metri di altitudine, a battere i denti, nel famoso forte eretto alla fine dell'800 sui monti della valle di Susa. Con la nostra Wrangler 4xe Hybrid Plug-in, noi di Motorirock, abbiamo scelto di fare tappa qui nello 'Chaberton lodge & Spa', l'hotel di charme, situato a Sauze d'Oulx e affacciato proprio verso l'omonimo monte. Quindi niente ghiaccioli né gelide raffiche di vento in quota ma anzi, calde piscine rilassanti e impagabili coccole nella suggestiva Spa dove poter godere delle mille attenzioni rivolte al benessere personale. Ma andiamo con ordine: Martedì, ore 15.30. redazione di MotoriRock. Terminata la presentazione stampa della nuova Alfa Tonale, via che ci si cala nei garage a prendere possesso dell'ultima arrivata, la nuova 'Jeep Wrangler 4xe Hybrid'. La classica jeep per intenderci, quella dall'aspetto duro e puro, ora rinvigorita è resa più green dall'adozione di due motori elettrici e un pacco batterie che le permette di percorrere più di 40 km senza emettere il minimo rumore né inquinare l'etere con emissioni di CO2. Il tutto anche in fuoristrada e con le 4 ruote motrici inserite... e l'ambiente ringrazia sentitamente. Ritorniamo a noi: Su la saracinesca e subito ci appare la versione top della Wrangler, la 'Sahara Overland' , quella con l' hard top in tre parti rimovibile e l'allestimento più sontuoso. In livrea 'Sting Grey' è molto, molto chic e trendy. Appena saliti a bordo ci si rende conto di essere seduti ad altezza pullman. Tutti restano piazzati molto più in basso e si domina la strada con una visibilità notevole che infonde subito sicurezza. Si pigia il pusante del contatto, apparentemente non accade nulla. 'Lei' si piazza in modalità Hybrid e inizia a muoversi silenziosamente. Volendo si può premere il tasto 'Electric' e continuare l'andamento silent per più di 40 chilometri, oppure salvare l'energia per un uso posticipato. Noi abbiamo lasciato fare a 'Lei' e devo dire che sino all'imbocco dell'autostrada, la '4xe' si é mossa con dinamismo, utilizzando solo i 143hp dell'elettrico, senza mettere in moto il 'termico' turbo da 272 cavalli, poi via che è iniziata la fase in abbinata dei motori. Visualizzando l'indicatore sul display posto all'interno del cruscotto centrale, si nota chiaramente come i consumi diminuiscano di parecchio con l'apporto del motore elettrico in supporto al termico. Ahimè il bello dura poco. Finita la batteria, in regime autostradale ci si attesta sui 12 - 13 litri per 100 km. Da considerare che nell’uso cittadino si compensa andando praticamente a zero litri. La guida è molto confortevole, disturbata solo dai fruscii aerodinamici che iniziano a farsi evidenti dopo i 120km/h. L’aerodinamica da condominio non aiuta. Il quattro cilindri turbo ronza sornione e il cambio ad 8 rapporti ( più 8 ridotte) è rapido e inavvertibile. La grande demoltiplicazione dello sterzo obbliga a qualche correzione ma niente di sconvolgente, lei è bella piantata per terra sulle sue enormi ruotone da 18 pollici e se non si pretendono handling da supercar rasoterra, si ha sempre un comportamento sicuro. Certo che un assetto con sospensioni e sterzo regolabili la renderebbe più pronta nei curvoni autostrada, ma diciamolo, la Wrangler non è nata per le alte velocità. Lei si fa apprezzare nelle zingarate in fuoristrada e lì è davvero insuperabile. Innestate le quattro ruote motrici, ci si può arrampicare ovunque. Lei non molla mai. Spinge come una pressa in qualsiasi situazione e ora, con la possibilità di farlo anche con i soli motori elettrici, è anche estremamente sensibile e delicata nei movimenti. Direi chirurgica. Pur restando un vero fuoristrada, la nuova versione, accreditata di ben 380 cavalli, schizza via come un fulmine (0/100 km/h in 6.3 secondi). La Wrangler è diventata davvero reattiva e veloce ed è un attimo che siamo arrivati a destinazione. Appena parcheggiata la nostra 'Overland', restiamo basiti e senza fiato nel vedere lo spettacolare Point of view che offre la location dello Chaberton lodge & Spa. Una balconata naturale affacciata sui monti che regala un tramonto mozzafiato (come testimoniano le nostre immagini). Uno spettacolo gratuito della natura. Ma le sensazioni positive non si fermano mica qui. Svolgendo il nostro lavoro in giro per il pianeta, ci capita spesso di soggiornare in hotel di gran lusso, ma devo dire che raramente abbiamo riscontrato un livello di 'attenzioni' così elevato. E sono proprio queste a fare la differenza. Le piccole cose che ti fanno sentire come a casa (...ovviamente se di cognome fai Rothshild e a casa hai un cuoco, un maggiordomo, un barman, un autista e naturalmente, una profusione di spettacolari camerieri a tua disposizione). Che meraviglia potersi immergere in una Jacuzzi posizionata in camera e sorseggiare l'aperitivo guardando un tramonto da brividi. E stare seduti in un'accogliente divano davanti al camino della hall, coperti da una morbida pelliccia, ascoltando il magico John che suona la vostra canzone preferita al pianoforte? Dai, tutto ciò è molto raro e ti lascia facilmente pensare che tutto stia ruotando intorno alla tua persona. Sensazione di esclusività a mille. Ma non è tutto: Trovare il proprio tavolo romanticamente piazzato davanti ad un altro crepitante caminetto, con un maitre che garbatamente e solo on demand, vi racconta le curiosità locali e vi consiglia un corposo e squisito rosso di Langa (...il Tigra) creato da un viticultore dai natali British. Volutamente non vi racconto il menù, perché vale davvero la pena provare col proprio palato le sensazioni che provoca… vi dico solo che ai medaglioni di cervo eravamo alle lacrime agli occhi dalla commozione ;-) Anche qui, la scelta delle materie prime d'eccezione e un cuoco di alto livello, fanno la differenza. Bene, spero di aver reso in minima parte l’idea. Ora è giunta l’ora di andare a nanna nella morbida “cuccia” che domani ci aspetta lo shooting fotografico con miss Jeep. Mattina presto… si fa per dire. In realtà sono le 9.00 e il sole è già alto, ma non ancora con l’angolazione giusta per “scattare” e quindi non resta che “sacrificarci” e fare colazione. Il breakfast è cucito su misura. Piccolo dettaglio che lascia desumere il livello: le spremute d’arancia vengono effettuate tutte le mattine alle “SEI” e messe in piccole e deliziose bottigliette. Il tutto per ridurre i tempi di attesa del cliente. Se tutto ciò non vi pare incredibile, probabilmente siete il sultano del Brunei o decisamente abitate su di un altro pianeta. Ormai in full immersion nel pianeta electric, abbiamo anche voluto provare le mountain bike elettrificate, che lo “Chaberton lodge” mette a disposizione dei propri ospiti. Appagante e sorprendente la sensazione del poter gironzolare per i sentieri in salita, senza dover essere un campione olimpico della specialità. Il supporto alla pedalata offre un aiuto regolabile che permette di arrampicare come un camoscio, godendo dei panorami e senza rischiare lo svenimento. Meraviglia della tecnologia. Un mezzo non proprio leggero e dotato di pneumatici molto larghi, adatti agli spostamenti sulla neve, che permette di muoversi con estrema agilità e senza fatica. Top. Dulcis in fundo… beh, chi se non “Achille”, la mascotte dello Chaberton. Un dolcissimo patatone di Labrador in livrea black. Instancabile nel profondere affettuose coccole e nel giocare al tiro del bastone, ma educatissimo ed estremamente discreto. Un vero tesoro che già ci manca parecchio. Cosa ci resta da dirvi? Beh, che non saremmo più andati via può bastare? ;-). A già, la Jeep… wow, tutto questo benessere ci ha talmente avvolti da farci quasi dimenticare che la protagonista è “Lei”, Miss Jeep. Si va nel garage coperto, si scollega la spina dall'apposita stazione di ricarica (wall box) di cui è dotato l'albergo, si caricano i bagagli (533 litri di bagagliaio) con un sunset da film Hollywoodiano e si riparte alla volta di casa. L’impianto multimediale Alpine, con 9 altoparlanti e subwoofer da centinaia di watt crea un tappeto musicale corposo e ben diffuso che ci accompagna durante il viaggio. Troppo bucolici? Può darsi ma, regalatevi un paio di giorni allo “Chaberton” e poi ne riparliamo. Provare per credere. https://www.chabertonlodge.it Roberto Rob Magliano Galleria fotograficaClicca sulle immagini per ingrandire Ricevi le newsSegui gli aggiornamenti di MR |