Volvo XC40 T5 Plug in e XC40 Recharge full electricI miei primi “40”… anche di più Kilowatt 05 giugno 2021 Erano state
presentate nel marzo 2020… poi il mondo si è fermato, siamo scesi tutti a
terra e abbiamo atteso che il pianeta riprendesse a girare. Ora che siamo ripartiti,
daje che finalmente possiamo provarle le nuove “piccole” crossover elettriche
ed elettrificate di Volvo. Partiamo con la “P8
Recharge”, il primo modello elettrico di Volvo. Già dai primi metri, rimaniamo subito colpiti
dal totale silenzio che regna a bordo. In seconda battuta a “stecchire” sono la
prestazioni: L’avanzata
delle auto elettriche rappresenta il cambiamento più radicale nella storia
dell’automobile. Per la prima volta nel corso di oltre un secolo, le auto si
muovono senza che vi sia un’unità diesel o benzina nel vano motore e hanno una
batteria sotto il pavimento, il che va a modificare profondamente le vetture
stesse. Per proteggere i passeggeri e mantenere intatta la batteria in caso incidente,
Volvo Cars ha messo a punto una nuova ed esclusiva ‘gabbia’ di sicurezza sia
per i passeggeri sia per la batteria sulla XC40. La batteria è protetta da una
scocca di sicurezza costituita da un telaio di alluminio estruso e inserita al
centro della struttura della carrozzeria della vettura, così da creare una zona
deformabile incorporata intorno alla batteria. Tutta questo concentrato di
tecnologia permette di percorrere intorno ai 450 km, ovviamente se l’auto viene
utilizzata con quello che si può definire “garbo”… altrimenti i chilometri
utili calano velocemente, per assestarsi, in uso autostradale, intorno ai 300. Panico da batterie? E
che problema c’è? Passiamo alla versione T5 Plug-in hybrid et voilà che “Lei”
ha tutte le caratteristiche per offrire il duplice vantaggio di poter
utilizzare un veicolo senza patemi d’animo da autonomia, tipico appunto delle
full electric. La vettura è infatti dotata di due motorizzazioni: Una elettrica da 82
cavalli, con l’aggiunta, sempre sull’asse anteriore, di un secondo motore endotermico
1.5 litri tre cilindri a benzina ad 180
hp. Il primo, ricaricabile in poche ore con la normale presa di casa (o col
motore a benzina), permette di gironzolare, per la città con parecchio brio, ad
emissioni Zero per circa 45 chilometri.
Personalmente lo
ritengo un sistema di compromesso eccellente, in attesa che le batterie e i
sistemi di gestione estendano le proprie capacità a livelli ottimali, cosa che
credo accadrà in tempi rapidissimi così come è stato per i nostri smartphone.
Vi ricordate i modelli storici che pochi anni or sono pesavano come ferri da stiro e duravano si e no mezz’oretta in conversazione?
Ecco, ora sono dei computer in stile Nasa e durano un’eternità… Apple esclusi naturalmente ;-). Lo stesso accadrà alle nostre automobili.
Roberto Rob Magliano Galleria fotograficaClicca sulle immagini per ingrandire Qui si parla di...Cerca per parole chiave
Ricevi le newsSegui gli aggiornamenti di MR |