Tutti fenomeni a fare scatti alle Maldive... Provate un po' a far uscire bene in foto una 'Multipla'... Ricordo ancora il fotografo con le lacrime agli occhi, tutto sudato e stremato sul set, che con voce tremante mi raccontava di come fosse stata una fatica titanica realizzare lo shooting con la “teiera 6 posti”. Una mission impossible farla sembrare un'automobile.
Con 'il Jag' invece è tutta una discesa ricoperta di fiori. Viene bene ovunque. Da qualunque angolazione la si guardi, con qualsiasi luce, è sempre un successo. 'Non c'è trucco, non c'è inganno', è un'auto bella di natura. Le sinuose forme vengono sempre fuori slanciate e dinamiche. Aggressive e muscolose. Insomma, per dirla tutta è proprio riuscita bene.

Forse vagamente si può intuire il nostro apprezzamento per la British coupé... ma è un dato di fatto che Ian Callum, il mitico designer Jaguar, abbia fatto davvero centro con questo modello. Aggiungerei anche che stranamente, il recente restyling non ha fatto altro che migliorarla e renderla ancora più affusolata e affascinante, cosa assai rara nei face lifting.
Quei fari a Pixel Led allungati all'indietro in modo da fondersi con le linee aerodinamiche e il caratteristico design a 'J' degli indicatori di direzione animati aggiungono un tocco di modernità all’insieme.

Okay, a ‘sto punto il quadro della situazione ve lo sarete ben fatto o no? Nel caso, la gallery con le spettacolari immagini vi potrà chiarire ulteriormente il concetto fin qui espresso verbalmente.

Vabbè, noi ora si mette in moto! Premettiamo che la Santa Pasqua del 2019 l’abbiamo passata a bordo (…e non saremmo più voluti scendere da lì…)della sorellina “SVR”, dotata del V8 cinque litri da 575 cavalli… quidi, ovvio che ci scuserete se ora non facciamo molto caso al sound che gli scarichi sportivi attivi riescono a regalare ai 300hp del 4 cilindri Ingenium turbo da due litri. Per carità, non si può dire che la musica che esce dall’enorme scarico trapezoidale sia sgradevole, anzi! Settandolo con l’apposito tasto sulla consolle, si fa anche più cupo e profondo ma, il V8 è sempre ineguagliabile.

Trovare l’assetto di guida perfetto è di una semplicità esagerata. Appena calati nei nuovi  e leggeri sedili slimline ci si sente subito come se si fosse nati lì. Avvolti a dovere ma confortevolmente, innestiamo la marcia del velocissimo cambio Quick-shift a 8 rapporti e via fuori dai garage.

Subito dobbiamo sottolineare come il motore Ingenium quattro cilindri, contribuisca a una riduzione del peso complessivo del veicolo di parecchi chili rispetto al V8, di cui la maggior parte sull'asse anteriore,un elemento questo fondamentale per la maggiore agilità della “baby F”. La meticolosa messa a punto del telaio consente poi di offrire una maggiore risposta al volante, col totale annullamento del fastidiosissimo sottoterzo. Forse merito anche dei surdimensionati (…e ahimè fragili tra le orrende buche cittadine…) pneumatici 255/35 R 20 davanti e 295/30 R 20 dietro, di serie sulla nostra “First Edition”..

Tante emozioni con pochi pistoni! 300 cavalli e 400 Nm di coppia motrice già disponibili a 1500 giri, spingono che è una bellezza e regalano prestazioni di rilievo. Sempre corposo nell’erogazione, il quattro cilindri spinge con decisione, specialmente nella modalità Sport, dove la corsa dell’acceleratore si fa breve e gli scatti rapidissimi. “Essì”, anche perché se è vero che non raggiunge i 100 km/h nei tempi fotonici della sister V8, è anche vero che impiega poi solo 5.4 secondi e allunga sino ai 250 Km/h. Mica male come piazzamento.
L'introduzione del quattro cilindri quindi, non comporta assolutamente una perdita in termini di guidabilità anzi, ne esalta la dinamicità. Insomma, la due litri a prestazioni pare solo un grintoso fratello minore del V8.
Chiudono in bellezza il palmares di una sportiva di razza come questa,un bagagliaio da 300litri e una percorrenza (con uno stile di guida beneducato)di quasi 11 con un litro di verde.

La F-Type poteva farsi mancare una vasta suite di avanzati sistemi di assistenza alla guida? Certo che no. Questi sistemi vengono tutti supportati da una sofisticata telecamera anteriore e contribuiscono a migliorare la sicurezza e a ridurre il carico di lavoro del guidatore e comprendono:  l’Autonomous Emergency Braking, il Lane Departure Warning e il Lane Keep Assist, il Traffic Sign Recognition, l’Adaptive Speed Limiter e il Driver Condition Monitor.

Il listino in stile “Tiffany”, va dai 66.300 euro della “i4” due litri, ai 129.280 della V8 cinque litri, passando dagli 80.780 della nostra completissima “First Edition”.

Non potendo andare a cena fuori... io starei iniziando a risparmiare ;-).

Roberto Rob Magliano