Mitsubishi L200 Diamond: The TransformerDa camioncino a luxury Pick-up in sei generazioni 09 luglio 2020 Abitassimo a Dallas,
nel mitico Texas, ci sentiremmo dei disagiati a non avere almeno un paio di
pick-up parcheggiati nel cortile di casa… o meglio, nel cortile del ranch. 42 anni fa, Mitsubishi sbarcava sul
mercato col suo primo L200, che all’epoca si chiamava “Forte”. Un nome una
garanzia per un tranquillo camioncino da lavoro da una tonnellata. Confort a nastro.
Ovvio che chi scrive il contrario, probabilmente non ha mai testato la
concorrenza. Stiamo pur sempre parlando di un pick-up, mica di una Limousine
con le tendine e lo 'Spirit of Ecstasy' sul cofano. La mitica trazione Super
Select 4WD II permanente con la nuova modalità “Off Road” e il sistema
“Hill Descent Control”, controllo automatico della velocità in discesa, è
un’altra chicca introdotta nella nuova versione. Le permette di superare gli
ostacoli più impervi con una scioltezza impressionante. Roccia Sistema Blind Spot Warning (monitoraggio angoli ciechi) con
funzione Lane Change Assist (segnalazione superamento involontario della linea
di mezzeria). Alla sicurezza contribuiscono anche i nuovi dischi freno che sugli allestimenti (come il nostro) dotati di cerchi 18”, sono stati aumentati da 294 mm a 320 mm e con pistoncini doppi. E per finire, il dato più importante per un veicolo commerciale, il vano di carico. Le dimensioni del cassone restano invariate: 1.52 x 1.47 e comunque adatte anche al trasporto di Moby Dick, salvo trovare una gru atta al caricamento del mammifero. Il costo per sentirsi un po’ cow boy? La versione usata nel nostro test drive, la Diamond, che è la top di gamma, la potrete piazzare nel vostro Ranch staccando un bonifico da 34.800 euro. La sostanza c'è tutta e ora è stata arricchita anche la forma, direi che son davvero soldi spesi bene. Roberto Rob Magliano Galleria fotograficaClicca sulle immagini per ingrandire Qui si parla di...Cerca per parole chiave
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