La neve a giugno? Mah, potrebbe anche essere se abitassimo in Norvegia. In realtà si ricomincia solo da dove ci si era fermati. Il fatidico 10 Marzo 2020, data che sanciva il lock down. Tutti blindati in casa a smaltire la quarantena. Ecco, ora finalmente si riparte e noi lo facciamo con l'ultimo test drive svoltosi proprio nei fatidici giorni di marzo. La location ovviamente montana, ci ha permesso di mettere alla prova la sorella piccola della Discovery, la Sport. Una Land Rover, e già questo potrebbe essere sufficiente per garantire il top dell'efficienza sui terreni a bassa aderenza. In più, il British suv, offre un confort davvero straordinario. Da categoria superiore. Sarà che la maison Rover è abituata a realizzare Top suv da 50 anni, ma il risultato è davvero notevole. La Discovery della nostra prova è la Sport in versione cattiva (esteticamente...), quella allestita col pacchetto R Dynamic che infonde una qual certa aggressività alle linee. Ovviamente, le prestazioni non vengono minimamente influenzate dal tipo di look. Se si opta per la versione Diesel da 150 o 180 hp, non si può sperare di sradicare l'asfalto al decollo ma una certa dinamicità comunque non le difetta. Ovvio che se si vuole strafare, bisogna optare per la versione a Benzina da 250 cavalli, o ancor meglio, sulla new entry Hybrid Plug In da 306 hp, che permette anche di viaggiare in perfetto silenzio, usando solo la propulsione elettrica per circa 65 chiolometri.
L'offerta è davvero parecchio articolata. Si va dal Diesel da 150 hp con trazione a due ruote motrici, si prosegue con la declinazione 180 o 240 hp four weel drive, sino alle versioni a benzina, col due litri da 200 o 250 cavalli. Ultima nata, la Hybrid a 'ricarica' col tre cilindri 1.500 abbinato al motore elettrico, che insieme sviluppano 306 cavalli.