Se in un ipotetico futuro dovessero vietare la circolazione ai suv da “sboroni”, probabilmente ad andare a piedi sarebbero in molti, e siccome di questi tempi le amministrazioni comunali se ne inventano di ogni… tutelarsi è doveroso. Con la nuova “XC90 B5” di Volvo, si dovrebbe essere a posto. Le sue forme eleganti e discrete, compatibilmente con le dimensioni da condominio su ruote, dovrebbero passare quasi inosservate. Dico quasi, perché la Volvo “XC90” non è certamente un’auto banale, ma neppure una vettura per chi ama farsi notare a tutti i costi. Lei vi porta a spasso con “chiccheria” rara. Vi abbraccia nel confort di un lusso fatto di comodità e silenzio. Con discrezione, un concetto forse in disuso ma tanto tanto godibile.

La nuova versione “B5”, è una mild hybrid con recupero d’energia in frenata (da li la “B” di brake), cioè affianca il motore termico, in questo caso un Diesel due litri, ad un baby motore elettrico da soli 14 hp che si potrebbe pensare ininfluente e che invece fa davvero la differenza. Serve ad esempio nelle ripartenze dagli stop & start, che diventano immediati e silenziosissimi.
Utilissimo nei cambi di marcia, che ora si effettuano a regimi inferiori grazie alla spinta che aggiunge il piccolo “frullino” regalando anche  coppia e piacevolezza di guida ai bassissimi regimi. Insomma, la “B5” da 249 cavalli, cambia davvero rispetto alla precedente “D5”, è molto più dinamica e potremmo dire che toglie le piccole ruvidezze del motore Diesel aggiungendo rotondità alla guida oltre a garantire un 15% di risparmio sui consumi di carburante.

Il salotto nel quale si entra è davvero ben strutturato. Un mix di raffinatezza e tecnologia. Inizialmente si può rimanere spiazzati dal grande monitor verticale al centro della consolle ma poi, con l’uso, si capisce che è tutto ben disposto e facile da trovare. Vorremmo solo un interfaccia vocale che capisse e interpretasse meglio i comandi. Una sorta di “hei Google” che altre concorrenti già hanno e che semplifica parecchio l’inserimento dei comandi alla guida, senza distrazione alcuna.

La versione R-Design che abbiamo in prova è la più aggressive, quella definita da Volvo, Il suv di lusso con un lato sportivo. Il tono degli esterni è dato dagli accessori di stile e dai colori dedicati, mentre i cerchi in lega da 20 pollici di serie aggiungono il tocco sport senza eccedere. All'interno, i rivestimenti in pelle nappa traforata e tessuto nubuk e gli inserti in alluminio Metal Mesh coniugano un look tecnico con la sensazione del lusso. Il volante in pelle nappa, il cielo color antracite e le leve del cambio sul volante sottolineano ulteriormente il carattere sportivo della XC90 R-Design.

La ricchezza della dotazione di serie può essere incrementare attingendo alla lunga lista degli optional. Uno fra tutti che vi consiglierei è l’impianto  Bowers & Wilkins che offre un'esperienza sonora senza paragoni ed è fra i migliori dispositivi audio al mondo.  l'amplificatore a 12 canali con un'incredibile potenza di 1.400W e 19 altoparlanti individuali, incluso uno centrale con tweeter che riduce al minimo il riverbero acustico dal parabrezza. Da ascoltare. Indescrivibile la resa audio. Un capolavoro.

Senza giri di parole, i prezzi, allineati alla concorrenza, partono per la “XC90 B5 Diesel R-Design, da 74.170 euro. Non vorrete mica dare un prezzo all’eleganza?

Roberto Rob Magliano