Jungle JeepSavana Renegade 02 agosto 2019 Che sia jungla o
savana, poco importa. Prima o poi,
un salto nei luoghi natii “Lei” lo deve fare. È nel suo dna. Ed è proprio
questo che la rende così attraente. Un successone commerciale senza precedenti
nel continente europeo. La piccola di casa Jeep, che porta il glorioso nome
dell’antenata Renegade, non si può certo dire un esempio di design, ma ha una
componente che caratterizza tutte le baby Fca: la personalità. Diciamolo subito: ovvio che portare a spasso 1.250 chili circa con un 1.000, non è che sia poi tutto sto spasso. Soprattutto nelle partenze cittadine, dove l’avvio under turbo appare un filo impacciato. Tocca sfrizionare lievemente per non piantarsi. Poi però il “tre” dice la sua e prende i giri con allegria, anzi ha un allungo più che gradevole, quasi sorprendente. Credo che, dotata di un bel cambio automatico (non il 6 marce doppia frizione please…) risolverebbe l’incertezza dell’avvio. Per contro, il mille a velocità costante è silenzioso e “rotondo”. I suoi 190 Nm svolgono gradevolmente il loro compito, le permettono di coprire lo 0/100km/h in 11 secondi circa e di raggiungere i 185 Km/h di velocità massima. Anche i futuri abbinamenti con i motori elettrici, potrebbero risolvere il lieve empasse e anche fornire un aiuto nei consumi che appaiono buoni a velocità costante (12/13 Km/litro sul misto) ma un filo esuberanti in ambito cittadino (9 chilometri litro… veri).
All’interno,
nella versione dataci in prova, troviamo tutti gli optional degni di una top
car. Sedili elettrici in pelle. Navigatore. Cruise control. Impianto audio Beats
con 9 altoparlanti da 560 watts. Chiaro che in questo caso, i 25.200 euro della
versione Limited, lievitino parecchio. Con 3.500 euro in più potrete avere la
sorellina col 4 cilindri 1.300 da 150 hp, dalle prestazioni più esuberanti e
dai consumi talvolta inferiori. Diciamo, forse anche più adatto al peso
dell’auto. Galleria fotograficaClicca sulle immagini per ingrandire Ricevi le newsSegui gli aggiornamenti di MR |