Mitsubishi Outlander PhevThe Queen of the Hybrid Plug-in Suv 28 novembre 2018 La ricetta non è complicata: prendi due motori elettrici da
82 e 95 hp, gli abbini un endotermico 2.4 litri da 135, che fai viaggiare a
ciclo Atkinson per ottimizzarne i consumi. Poi inserisci il top della trazione integrale
4x4 S-Awc . Condisci il tutto con un blocco batterie flat sotto il pianale, in
modo da tenere basso il baricentro, gli metti una presa sulla fiancata per
renderlo ricaricabile “Plug-in”, et voilà che il Mitsubishi Outlander phev è servito!
Sarà poi così difficile? Si, il mix perfetto è davvero difficile da ottenere
ma, a quanto pare non impossibile. Ecco come questa potrebbe essere in sintesi
la carta d’identità del Suv visto da Mitsubishi. E invece no, c’è molto altro.
Ad esempio che è stato progettato e pensato nel lontano 2012 proprio per essere
un veicolo elettrico, quindi non è un semplice hybrid ma un “hybrid Plug-In”,
cioè un veicolo dotato di presa di ricarica che permette di viaggiare per 45 km
in modalità esclusivamente elettrica ad emissioni e consumi pari a zero. Che ha
una stabilità incredibile, dovuta al posizionamento estremamente bilanciato dei
pesi. Che è confortevole e silenzioso. Insomma che è un veicolo ideato con estrema
cura e lungimiranza. Mica è un caso se è diventato il veicolo Plug-in più
venduto in Europa. Ma andiamo con ordine: Milano, ore 09.00. Un gruppo di giornalisti
infreddoliti si aggira nella sede di Mitsubishi Italia. Tutti osservano la
versione rinnovata della Outlander Phev 2019. Che differenze cela rispetto alla
precedente? Beh, il design, se si esclude lo spoiler al posteriore e alcuni
aggiornamenti al frontale, cambia di poco, ma è sotto pelle che vi sono le
differenze più marcate. Roberto Rob Magliano Galleria fotograficaClicca sulle immagini per ingrandire Ricevi le newsSegui gli aggiornamenti di MR |