Con una consuetudine ormai certa come il tingersi di rosso delle foglie in autunno,  ecco che i produttori di pneumatici in questa stagione si prodigano nel presentare sul mercato le loro novità in ambito di “calzature” invernali. Da quando (…finalmente) si sono poste delle regole certe sull’uso degli pneumatici adatti alla stagionalità, tutti i produttori, leader e non, si sono dati un gran da fare nel proporre gomme in grado di comportarsi adeguatamente anche sui fondi sdrucciolevoli se non ghiacciati tipici delle stagioni invernali. Ovvio che nelle regioni a nord del pianeta, vedi Norvegia & company, il disagio fosse già stato affrontato e risolto agli albori degli anni 30, mentre a Dakar il problema sia molto meno sentito e che si possano quindi serenamente utilizzare tutto l’anno lo stesso treno di gomme, sia invernali che estive. Da noi invece se si vuole avere il massimo della sicurezza, si deve necessariamente optare per il passaggio alle coperture specificatamente studiate. Da indagini svolte, pare che il fastidio del cambio gomme sia particolarmente sentito dal 25% dei proprietari di auto (in verità la mia percezione è che il dato possa essere sensibilmente  più alto). Per risolvere il problema la tecnologia ci viene in aiuto e ci permette di utilizzare coperture appositamente studiate che promettono adeguate prestazioni sia in estate che in inverno e che vengono genericamente soprannominate All season. Oggi, in un test che vede Michelin protagonista del test, mettiamo alla prova le ormai consolidate “Cross Climate Suv”, la loro versione di all season specificatamente studiata per questa categoria di veicoli. Ne esiste comunque anche la versione “Cross Climate +” adatta agli autoveicoli diciamo tradizionali. Il loro segreto? Una mescola del battistrada innovativa, capace di fornire elevato grip ad ogni temperatura, il design del battistrada a “V” per una migliore mobilità su neve, grazie all’effetto artiglio esercitato sulla neve fino a fine usura e da lamelle ad alte prestazioni per fornire sicurezza e mobilità in ogni condizione meteo.

Provare tra le palme una gomma adatta anche al ghiaccio può anche sembrare assurdo ma paradossalmente lo strano clima estivo incontrato, 28 gradi, ci ha permesso di capire se il compromesso sia davvero azzeccato o se le alte temperature possano mettere in crisi le coperture adatte a stagionalità altalenanti ma tendenti al freddo.
L’auto scelta per il test è la nuova baby suv di casa Volvo, la “XC40”, nelle versioni diesel “D4” da 190 hp e benzina “T5” con 245 hp. Vetture che si sono dimostrate estremamente divertenti da guidare. La loro innata dinamicità, si sposava bene col tratto di strada misto veloce del colle di Tenda che dall’Italia porta in Francia. Gli pneumatici erano forniti in due misure differenti:  super ribassate 245/45 R20  e  235/50 R19. Le prime estremamente precise e reattive anche se non rigide, donavano una guida da vera sportiva e parevano delle “estive” nel loro handling. La seconde, leggermente più confortevoli e silenziose davano alla vettura una guida più rilassata ma pur sempre sicura. La sensazione percepita è comunque quella di pneumatici estivi. Assolutamente non si sono avvertite rumorosità tipiche degli invernali puri ne cedevolezze date da tasselli profondi. Insomma. Un gran bel compromesso per i “pigri” come noi che vorrebbero effettuare il cambio gomme premendo un tasto sul cruscotto.
 
Caratteristica fondamentale che vorremmo sottolineare e che Michelin ha da sempre messo in primo piano è la costanza di prestazioni dello pneumatico, sia da nuovo, sia dopo un consistente chilometraggio, soprattutto sul bagnato o su fondi sdrucciolevoli. Tutti bravi ad essere primi sul bagnato col tassello a 10 mm.  Proviamo a fare il test quando il battistrada si è ridotto a 2 mm. Lì si giudica la bontà della gomma ed è qui che Michelin si sta battendo perché vengano adottati test di omologazione in grado di evidenziare tali vantaggiose caratteristiche di sicurezza  sia all’inizio che a fine “carriera” degli pneumatici.

Oltre al “Cross Climate Suv” già sul mercato, la casa francese presenta anche il nuovissimo “Alpin 6” un prodotto d’eccellenza con caratteristiche prettamente invernali e adatte a tutti coloro che percorrono frequentemente tratti di strada molto innevate. Due sono le innovazioni principali: le lamelle a goccia d’acqua autobloccanti in 3D che permettono ai canali di allargarsi a mano a mano che il pneumatico si usura, aumentando l’evacuazione dell’acqua e della neve e migliorando il grip. Il battistrada bi-mescola, che adatta la mescola o meglio, la sostituisce con l’usura del pneumatico, conferendo morbidezza al battistrada in inverno e con la neve, indipendentemente dalla profondità del battistrada. Insomma, un’aderenza senza pari per tutta la vita del pneumatico fino al limite di usura, e una durata del pneumatico superiore del 20% rispetto alla media dei pneumatici concorrenti.

Insomma, diremmo che di pneumatici adatti alla stagione in arrivo ne dovremmo avere a sufficienza. Non ci resta che aspettare i bianchi fiocchi per dare una valutazione più precisa sul loro comportamento in condizioni da Babbo Natale.
Quello che possiamo comunque raccomandarvi è di considerare che una copertura estiva non è in grado di assicurarvi un’adeguata sicurezza in condizioni di asfalto innevato o ghiacciato e che la sicurezza, per se e per gli altri, è davvero il primo parametro da considerare quando si è alla guida.

Roberto Rob Magliano